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Halloween la festa dei pipistrelli – Riuscitissima la serata organizzata a Bosio

La serata di Halloween del 31 ottobre, a Bosio, è stata un successo: 70 bambini circa hanno preso parte alle iniziative organizzate nelle vie del centro storico dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese in collaborazione con i genitori e la proloco locale.

Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno organizzato alle 17.30, subito dopo l’uscita da scuola, una proiezione per grandi e piccini dal titolo “Conoscere i pipistrelli” a cura della guardiaparco Mara Calvini che studia questi micromammiferi  dal 2002 in qualità di membro del Gruppo Italiano Ricerche Chirotteri. Vestita da streghetta ha spiegato ai partecipanti le caratteristiche principali di questi piccoli animali che, ancora oggi, suscitano in noi sentimenti ambivalenti: da una parte paura e disgusto perché sono mostriciattoli un po’ inquietanti sui quali, ancora oggi, circolano false dicerie; dall’altra ammirazione e benevolenza perché sono gli unici mammiferi esistenti capaci di volo attivo, abile e preciso e in più sono utili collaboratori per la difesa naturale dagli insetti in agricoltura, ma anche in città.

foto L.Vay (Archivio APAP)

In Italia i pipistrelli sono tutti insettivori e sono i principali consumatori di insetti notturni (ciascun individuo arriva a consumare una quantità di insetti pari al suo peso, per notte), tra i quali molti dannosi per le coltivazioni agricole.

Eppure i chirotteri, così si chiamano scientificamente, sono ancora oggi oggetto di pregiudizi: per esempio qualcuno ancora crede che si possano attaccare ai capelli perché sono ciechi: al contrario non hanno nessun interesse per le nostre teste e ci vedono piuttosto bene. 

Si orientano nel buio attraverso un sofisticato ‘biosonar’, emettendo cioè segnali acustici, per lo più ultrasuoni, i quali, rimbalzando sugli oggetti circostanti, tornano all’animale che li ha prodotti sotto forma di eco. Il tempo intercorso tra emissione e ritorno consente al pipistrello di determinare la distanza dell’oggetto colpito con impressionante precisione.

Gli ultrasuoni hanno frequenze superiori a quelle percepibili dall’orecchio umano. Per questo per lo studio dei pipistrelli, gli zoologi impiegano speciali strumenti, detti bat detector, i quali utilizzano un sistema detto di “espansione temporale” per cui gli ultrasuoni vengono ‘rallentati’, in genere secondo un fattore 10, diventando udibili ed analizzabili con speciali software per lo studio del suono. 

In questo modo è possibile monitorare l’attività di caccia dei Chirotteri, e in molti casi pervenire all’identificazione delle specie.

I chirotteri, purtroppo, sono in declino su scala mondiale e anche in Europa si registra dagli anni ‘60 una notevole riduzione delle popolazioni di molte specie, sebbene negli ultimi anni si assista in alcuni casi a dei miglioramenti. Il declino delle popolazioni è la risposta ad una serie di stress ambientali, molti dei quali indotti dalle attività dell’uomo, come il disboscamento, il degrado degli habitat e la distruzione dei rifugi.

L’Italia è uno dei paesi europei con il maggior numero di specie di chirotteri (35 specie) e di queste ben 22 sono minacciate di estinzione. Il nostro paese è parte contraente dell’accordo sulla conservazione delle popolazioni di chirotteri europei (UNEP/EUROBATS) e si assume obblighi particolari per la salvaguardia dei pipistrelli e dei loro habitat. Nell’accordo è sottolineata l’importanza del monitoraggio e della tutela delle aree di foraggiamento e dei siti di rifugio (grotte, cavità artificiali, alberi cavi, edifici).

A tutti i partecipanti è stata regalata una spilla di Piemonte Parchi con il pipistrello, che fa parte di una collezione di 14 soggetti, e gli sono state fornite le istruzioni per costruire un pipistrello partendo da un pon pon con di lana.

La serata è proseguita con il classico “dolcetto o scherzetto” per le vie del paese e poi con musica, giochi, castagne, frittelle e la premiazione dei costumi più mostruosi, a cura della proloco di Bosio.

Il presidente dell’ente Parco ha espresso un particolare apprezzamento per la buona riuscita dell’iniziativa che ha permesso ai bambini di conoscere una famiglia di animali poco conosciuti del territorio dell’Appennino Piemontese.

“Ringrazio per l’organizzazione della serata di Halloween, ha concluso il presidente, tutti i genitori, la scuola, la proloco e il Comune di Bosio, oltre naturalmente ai dipendenti del Parco.”