Funghi e piante, nuove specie per il Parco
Mycena seynii Quél. è stata recentemente scoperta nel Parco da un guardiaparco e determinata dal Prof. Franco Orsino e dalla Dott.ssa Rosa Dameri. All’inizio del 2014, il totale della biodiversità fungina del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo ammontava a ben 602 specie; Mycena seynii, però, non era ancora stata trovata.
Le altre specie del genere Mycena presenti nel nostro territorio sono: Mycena abramsii; Mycena adscendens; Mycena alba; Mycena epipterygia; Mycena fagetorum; Mycena filopes; Mycena flavoalba; Mycena galericulata, Mycena galopus; Mycena haematopus; Mycena hiemalis; Mycena inclinata; Mycena metata; Mycena pelianthina; Mycena polygramma; Mycena pseudocorticola; Mycena pura; Mycena rubromarginata; Mycena sanguinolenta; Mycena smithiana; Mycena stipata e Mycena vitilis.
Mycena seynii è specie tipica del legno morto e, come nel caso dell’esemplare ritratto sopra, delle pigne dei pini (nelle foto sopra si tratta di un cono di Pinus pinaster, Pino marittimo – albero introdotto nel Parco dalla fine del XIX secolo sino agli anni ’80 del ‘900).
Altre nuove specie, però, si sono aggiunte anche al lungo elenco della nostra flora, scaricabile da qui.
Tra le specie vegetali appartenenti alla famiglia delle Ericaceae, un altro mirtillo si è aggiunto, oltre al noto Vaccinium myrtillus, il mirtillo nero: si tratta del mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea L.), specie legata ai boschi di conifere e alle brughiere subalpine.
Il mirtillo rosso è specie circumboreale: vive cioè alle medie latitudini dell’Eurasia e dell’America e, nella parte più meridionale della fascia temperata, solo sulle montagne, dove è arrivata in seguito agli eventi del glacialismo quaternario. Potrebbe essere il caso della sua presenza nel Parco; nell’Appennino, infatti, il mirtillo rosso è molto raro e segnalato solo nella porzione centro-settentrionale (Appennino Tosco Emiliano e Val d’Aveto).
Vaccinium vitis-idaea è un piccolo arbusto, dalle foglie persistenti, affine all’uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi). Le foglie dell’uva ursina, però, sono piane mentre quelle del mirtillo rosso sono revolute all’interno.
Altra caratteristica che distingue il mirtillo rosso dall’uva ursina è la presenza, nelle pagina fogliare inferiore del primo, di ghiandole puntiformi (si veda un particolare nella foto sotto).
A meno di tre km dall’ambiente che ospita il mirtillo rosso sono presenti le prime boscaglie di leccio, quercia tipica dei boschi mediterranei: a Marcarolo la flora sfida la geografia e la convivenza di flore appartenenti a ambiti climatici diversi è più stupefacente che altrove.
Per approfondire questi temi è possibile partecipare alle escursioni botaniche che il Parco organizza in primavera, promosse da questo sito internet e, tramite newsletter, comunicate agli interessati che chiedono l’iscrizione a info@parcocapanne.it.
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