Appennino News

Recuperato un falco grillaio nella ZPS della dorsale del monte Ebro e monte Chiappo

Il primo settembre i guardiaparco (Mara Calvini e Paolo Tardito) sono stati contattati dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per recuperare un falco grillaio (Falco naumanni) oggetto di studio nell’ambito del progetto europeo LIFE FALKON (http://www.lifefalkon.eu/it/)

“spiumata” relativa alla predazione del falco grillaio del progetto LIFE FALKON – foto Mara Calvini Archivio APAP

Il soggetto purtroppo è stato ritrovato morto a causa di una predazione da parte di un altro rapace, molto probabilmente un falco pellegrino (Falco peregrinus), in comune di Cabella Ligure nella ZPS (Zona Protezione Speciale) della dorsale del monte Ebro e monte Chiappo.

E’ comunque un dato molto importante in quanto è la prima segnalazione della specie nella ZPS a nord del suo areale di distribuzione.

gps ritrovato del falco grillaio predato – foto Mara Calvini Archivio APAP

Il piccolo rapace faceva parte di un progetto coordinato dal CNR in collaborazione con ISPRA (Istituto Protezione Ricerca Ambientale) e Università di Milano che ha come oggetto la salvaguardia delle popolazioni settentrionali di falco grillaio. Tra le molte azioni di progetto una  prevede lo spostamento di alcune decine di pulcini dalla colonia di Matera verso una struttura di nidificazione appositamente costruita nel comune di Baricella, poco lontano da Bologna, al fine di diffondere tra i grillai della Pianura Padana l’abitudine a nidificare in strutture artificiali e sicure. Mentre a Matera infatti i grillai occupano facilmente le casette nido offerte dall’uomo negli scorsi decenni, in Lombardia ed Emilia questo piccolo rapace usa per riprodursi siti rurali spesso pericolanti.

I giovani pulcini, di circa 20 giorni di età, sono stati trasportati a metà luglio e liberati dopo averli dotati di speciali gps a zainetto collocati sulla schiena, in modo da poter monitorare da remoto i loro spostamenti dopo l’immissione in natura.

Il progetto LIFE FALKON 

La specie target del progetto LIFE FALKON è il falco Grillaio (Falco naumanni), un piccolo rapace migratore, molto simile al gheppio, che nidifica principalmente nell’area Mediterranea. 

Questa specie ha sofferto una drammatica riduzione della popolazione durante l’ultimo secolo, dovuta all’intensificazione delle pratiche agricole e al cambiamento climatico: ha subito un drammatico crollo di popolazione nella seconda metà del XX secolo (-91%), recuperando solo parzialmente dopo il 2000. 

Dato il suo sfavorevole stato di conservazione, il falco Grillaio è oggi una specie di interesse conservazionistico prioritario per l’Unione Europea.

Il principale obiettivo del progetto LIFE FALKON è quello di favorire la resilienza del falco Grillaio al cambiamento climatico attraverso il miglioramento dello stato di conservazione delle popolazioni Italiane e greche che occupano il limite nord-est dell’attuale areale di distribuzione. Tali azioni di conservazione, orientate a fornire al Grillaio siti sicuri di nidificazione e a diffondere il comportamento dell’utilizzo di cassette nido nelle popolazioni, contribuiranno a favorire l’espansione verso nord della specie.

Le popolazioni localizzate lungo il limite nord-orientale dell’attuale distribuzione giocheranno nei prossimi anni un ruolo cruciale per l’adattamento della specie al riscaldamento globale. Tuttavia, la sopravvivenza di queste piccole ed isolate popolazioni è minacciata sia da fattori intrinseci (p.e. bassa numerosità) che estrinseci (p.e. la distruzione dei siti di nidificazione).

Il progetto è iniziato a Luglio 2018 e si concluderà a Dicembre 2023. Sono beneficiari di LIFE FALKON: per l’Italia, CNR-IRSA, ISPRA e Università degli Studi di Milano (UMIL); per la Grecia, HOS/Birdlife; per la Francia, l’Associazione ALDA. La Fondazione italiana “Cariplo” contribuisce al cofinanziamento del progetto.

Il Falco Grillaio (Falco naumanni)

falco grillaio maschio e femmina nella cassetta nido – foto sito progetto LIFE FALKON www.lifefalkon.eu

Il Grillaio è il più piccolo rapace diurno presente in Europa: è lungo 27–33 cm con una apertura alare di circa 70 cm.

L’indicazione della specie naumanni è un omaggio al naturalista tedesco Johann Andreas Naumann.

E’ una specie a corologia eurocentroasiatico-mediterranea. Presente anche in Italia, la popolazione più importante si trova nell’area delle gravine Appulo-Lucane, e conta ad oggi circa 6000 coppie riproduttive, rappresentanti il 15% della popolazione Europea della specie . L’areale di svernamento è localizzato nel continente africano, nella fascia arida del Sahel, appena a sud del Sahara. In Italia, il grillaio risulta un migratore regolare, nidificante e solo raramente svernante.

Riconoscimento

È molto simile al gheppio, dal quale si differenzia per alcune caratteristiche peculiari: le dimensioni sono leggermente ridotte (120 contro 180 g in media); ha le unghie bianco-giallastre e non nere come il gheppio; la stria nerastro o scura che sta dietro l’occhio del gheppio è praticamente assente del grillaio (con l’eccezione di giovani e femmine); per i più attenti, durante il caratteristico volo a “spirito santo” si può notare che le forma dell’ala è leggermente diversa da quella del gheppio.

femmina di falco grillaio – foto sito progetto LIFE FALKON www.lifefalkon.eu

Presenta, come il gheppio, uno spiccato dicromatismo sessuale : il maschio ha le guance grigie senza il caratteristico “mustacchio” del gheppio, il dorso di colore rosso mattone e grigio, senza macchie nere sulla schiena; la femmina è castano chiaro con striature e gocciolature nere.

Riproduzione 

A differenza del gheppio è solito vivere in colonie, anche molto numerose, fino a 1000 coppie. Dopo il ritorno dai luoghi di svernamento, che avviene già ai primi di Marzo in sud Italia, incomincia la sua attività riproduttiva. Nidifica spesso all’interno di insediamenti umani, in tetti, tegole, cavità dei muri, ma esistono rare colonie completamente ‘selvagge’ localizzate in pareti rocciose. A fine aprile vengono deposte dalle 3 alle 5 uova che si schiudono dopo una cova di circa 28 giorni, effettuata prevalentemente dalla femmina. Nei primi giorni dalla nascita, la femmina rimane con i piccoli e il maschio procura il cibo. L’abbandono del nido avviene a circa 4 settimane dalla nascita (in Italia giugno-luglio). Già in agosto-settembre, giovani e adulti, in forma aggregata, intraprendono la migrazione autunnale.

uova falco grillaio – foto sito progetto LIFE FALKON www.lifefalkon.eu

Alimentazione

Si nutre principalmente di invertebrati come cavallette, coleotteri, grillitalpa, insetti vari che coprono circa l’80% della sua alimentazione. Riesce comunque a predare con successo rettili come le lucertole e, occasionalmente, piccoli roditori terricoli. Cattura le sue vittime in prevalenza a terra, usando sia la tecnica di caccia all’agguato che il volo perlustrativo.

Protezione

Il Falco grillaio è stato riconosciuto dall’Unione europea come “specie prioritaria ai fini di conservazione“, ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”. Nella Lista rossa IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) internazionale e italiana era in precedenza classificato come “vulnerabile“, ma a seguito di un aumento della sua popolazione globale e soprattutto dei numerosi interventi di protezione messi in opera in diversi paesi europei è stato riclassificato come “a minor preoccupazione“.

La Rete Natura 2000

ZPS della dorsale del monte Ebro e monte Chiappo – foto Mara Calvini Archivio APAP

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

Life, Life+, Life Natura

biancospino (Crataegus monogyna) sotto il quale è stata ritrovata la “spiumata” relativa alla predazione del falco grillaio del progetto LIFE FALKON – foto Mara Calvini Archivio APAP

Il programma LIFE è lo strumento finanziario per l’ambiente dell’Unione Europea. L’obiettivo generale del LIFE è di contribuire all’implementazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione ambientale dell’UE cofinanziando progetti pilota o dimostrativi con valore aggiunto a livello europeo.

Realizzato nella sua prima edizione del 1992, LIFE è uno dei programmi “storici” dell’Unione europea. Da allora ci sono state quattro fasi complete del programma (LIFE I: 1992-1995, LIFE II: 1996-1999, LIFE III: 2000-2006 e LIFE+: 2007-2013). Durante questo periodo, LIFE ha cofinanziato 3954 progetti nei paesi dell’UE, contribuendo approssimativamente con 3,1 miliardi alla protezione dell’ambiente. Nell’attuale fase di programmazione 2014-2020, il programma LIFE sostiene l’attuazione del Settimo programma d’azione per l’ambiente.

Si ringrazia il dott Michelangelo Morganti (Direttore generale di progetto – Project Manager) per le informazioni e la revisione del testo