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Cammino del PiemonteSud

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Il Cammino del PiemonteSud è un progetto dell’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese che ha l’obiettivo di valorizzare le Aree Protette e I Siti Comunitari Natura 2000 del territorio del Basso Piemonte,  dalle Valli Curone e Borbera alle Valli Lemme, Gorzente e Piota per arrivare al confine con la provincia di Asti, promuovendo un turismo sostenibile e responsabile, attento all’impatto ambientale e rispettoso del territori e delle culture locali; un progetto ambizioso, che si propone come modello di fruizione e occasione di rilancio economico di quest’angolo di Appennino, ricco di biodiversità, storia, cultura e tradizioni.

Il Cammino PiemonteSud è suddiviso in 19 tappe e attraversa tutto l’Appennino piemontese lungo una dorsale percorribile a piedi o in e-bike; costituisce una proposta eco-turistica, di tipo green e slow, al di fuori delle mete turistiche di massa, per la visita e la scoperta dei territori del Basso Piemonte.

A questo percorso segnalato le Aree protette dell’Appennino Piemontese ne propone  anche un altro fruibile da chi si sposta in automobile, moto o bici da strada, in un’ottica di massima inclusività. 

Tutti i fruitori potranno comunque ottenere i timbri delle singole tappe per completare il “Passaporto del Cammino PiemonteSud” che attesterà la percorrenza e sarà un ricordo che i visitatori potranno conservare a testimonianza dell’esperienza.

Il Cammino del PiemonteSud può rappresentare il primo tratto del Sentiero Verde dei Parchi  piemontesi e costituire una variante locale al Sentiero dei Parchi Nazionali proposto dal Ministero dell’Ambiente e dal CAI.

Informazioni tecniche del Cammino del PiemonteSud

Il Cammino del PiemonteSud è un Itinerario di Lunga Percorrenza che ha una lunghezza di circa 239 chilometri e interessa il Piemonte meridionale compreso nella provincia di Alessandria e per un breve tratto nella provincia di Asti, in una porzione di territorio che si estende, da est verso ovest, dall’alta Val Borbera alle Langhe di Spigno Monferrato. 

I quadri ambientali che si incontrano sono tra loro molto diversi. 

La morfologia montuosa dell’Appennino Ligure, con valli anche profondamente incise, caratterizza la Val Borbera e l’altopiano di Marcarolo, con quote che raggiungono rispettivamente i 1.700 m del Monte Ebro  e i 1.172 del Monte delle Figne. 

Tra le due aree montane si estende un’area di media e alta collina, che alterna aree urbanizzate e aree agricole con prevalente monocultura a vigneto (Gavi o Cortese di Gavi D.O.C.G) nei comuni di Gavi, Carrosio, Parodi Ligure e Bosio. Dal comune di Tagliolo Monferrato, situato a ovest del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, l’itinerario prosegue tra le colline della regione storico-geografica dell’Alto Monferrato, attraversando un’area collinare con un’altitudine media di 350 metri, caratterizzata dalla presenza di piccoli borghi e di castelli fortificati, fino a sconfinare nel territorio dell’Alta Langa una volta raggiunta la Zona Speciale di Conservazione Langhe di Spigno Monferrato. La coltivazione principale è la vite, con produzioni DOC (Dolcetto di Ovada e di Acqui) e DOCG (Bracchetto d’Acqui). 

Fa eccezione la porzione di territorio ricompresa nella Zona Speciale di Conservazione del Bacino del Rio Miseria in comune di Ponzone Monferrato, la quale include affioramenti di rocce ofiolitiche che raggiungono i 700 m di altitudine. Nella Zona Speciale di Conservazione Langhe di Spigno Monferrato, meta finale dell’itinerario, l’affascinante paesaggio naturale dei calanchi si alterna alle coltivazioni agricole e all’allevamento: siamo nel territorio di produzione del formaggio Robiola di Roccaverano DOP, nel quale i vigneti si alternano ai pascoli arborati legati all’allevamento caprino (Paesaggio  Rurale Storico dei Pascoli Arborati di Roccaverano)