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Ventura, confermata la causa della morte

Giovedì 12 ottobre presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino è stata eseguita la necroscopia di Ventura, la lupa trovata morta sotto al ponte del torrente Erro tra Miogliola (Pareto AL) e Sassello (SV), al confine tra Piemonte e Liguria (vedi l’articolo “Trovata morta Ventura, il primo lupo dell’Appennino Piemontese dotato di radiocollare” pubblicato l’8 ottobre).

L’esito dell’esame autoptico ha confermato la morte per un colpo di arma da fuoco per cui le autorità procederanno nelle indagini per stabilire con precisione l’autore, le modalità e le motivazioni dell’eventuale illecito penale.

Ricordiamo che Ventura era stata catturata e radiocollarata il 9 febbraio scorso, nell’ambito della prima sessione di cattura a carattere sperimentale effettuata dall’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese con il supporto tecnico del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e del WAC (Wolf Apennine Center) con i quali è stata stipulata una convenzione.

Era una lupa di circa tre anni, appartenente ad un branco con territorio confinante a quello con la presenza di ibridi dal manto chiaro monitorato in applicazione del “Piano locale dedicato per la gestione dell’ibridazione antropogenica lupo-cane nella popolazione del corridoio appenninico piemontese“.

Grazie al radiocollare, i tecnici hanno potuto constatare il ritorno di Ventura nel branco di origine e, nel periodo tra febbraio e ottobre, hanno monitorato costantemente i suoi spostamenti sul territorio. La lupa apparteneva a un branco di lupi (tutti wild type, non ci sono animali con colorazioni anomale del manto) composto da lei, la coppia riproduttiva e i cuccioli dell’anno. Il territorio occupato si trovava nell’Appennino Ligure Piemontese, proprio a cavallo delle due Regioni.

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