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Workshop rivolto agli allevatori locali dedicato alle tecniche di prevenzione degli attacchi di lupo

Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno organizzato per giovedì 17 novembre presso l’azienda agricola Saint Hubert a Cantalupo Ligure (AL) frazione Prato, 64, nell’ambito delle azioni previste dal Progetto Life WolfAlps EU, un workshop rivolto agli allevatori dedicato alle tecniche di prevenzione degli attacchi di lupo.

Sarà un incontro di confronto con le realtà zootecniche locali sull’uso dei cani da guardianìa e delle recinzioni elettrificate, strumenti di elezione per il contenimento e la protezione del bestiame nelle diverse situazioni di pascolo e di gestione dei capi.

A illustrare gli aspetti più tecnico-gestionali sarà la dott.ssa Luisa Vielmi, tecnico dell’associazione DifesAttiva (http://www.difesattiva.info), che si occupa da molti anni di strategie antipredatorie e  di promozione per le aziende agricole zootecniche.

Saranno inoltre illustrate, da parte del personale delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, le attività dalle Squadre di Pronto Intervento (WPIU) della provincia di Alessandria che intervengono per offrire aiuto agli allevatori nella prevenzione degli attacchi da lupo: reperimento e la messa in opera di sistemi di difesa, corretto utilizzo dei cani da guardiania e assistenza all’accesso alle misure di indennizzo. 

Saranno anche presenti due Steward del Progetto Europeo Life WolfAlps EU (https://www.lifewolfalps.eu/), allevatori del territorio dell’Appennino Piemontese che testimonieranno l’importanza dei sistemi di prevenzione degli attacchi di lupo: Matteo Becutti dell’azienda agricola La Stalla dei Ciuchi di Cantalupo Ligure (AL) e Amedeo Amich dell’azienda agricola Pra del Vò di Castelletto d’Erro (AL).

Ad ospitare l’iniziativa sarà la dott.ssa Roberta Bottaro (https://robertabottaro.com) dell’azienda agricola Saint Hubert (https://www.saint-hubert.it), anch’essa Steward, addestratrice professionale per cani che lavorano e consulente, nell’ambito del Progetto Life WolfAlps EU, per l’Unità Cinofila Antiveleno.

Le reti anti lupo 

Le reti elettrificate costituiscono un ottimo deterrente per il lupo che, in abbinamento con i cani da guardiania, costituiscono il miglior metodo per la protezione del bestiame, soprattutto nelle ore notturne.

Quelle in dotazione alle Aree Protette dell’Appennino Piemontese sono di due tipologie differenti con altezza rispettivamente di 1,2 e 1,45 m e vengono “concesse” in prestito, in caso di situazioni di emergenza, agli allevatori che ne fanno richiesta.

Nell’ambito della mattinata ci sarà una dimostrazione pratica dell’utilizzo delle reti e un confronto tra allevatori sulle esperienze maturate in questi anni, per valutarne l’efficacia e le problematiche emerse.

I cani da guardiania

I cani da guardiania rappresentano una risorsa imprescindibile nella prevenzione delle predazioni da lupo e uno strumento fondamentale nell’ottica di migliorare la coesistenza tra il predatore e le attività umane in Appennino.

La funzione principale dei cani da guardiania in un gregge è quella di dissuadere l’attacco del lupo. Per il predatore, infatti, lo scontro diretto con un cane da guardiania è solamente un dispendio di energie rischioso.

La razza italiana di elezione per questa tipologia di cani è pastore maremmano-abruzzese. Nelle aree appenniniche dove il lupo non si è mai estinto, persiste una lunga tradizione e sono disponibili ottime linee di cani da lavoro selezionate dai pastori nel corso degli anni.

I cani da guardiania richiedono al pastore/allevatore un impegno aggiuntivo per la gestione, la socializzazione e l’educazione; soprattutto durante i primi anni di vita è fondamentale che l’allevatore segua attentamente lo sviluppo del cane e gli consenta di fare le opportune esperienze di vita affinché, una volta adulto, possa affrontare le diverse situazioni manifestando comportamenti adeguati: in un territorio altamente antropizzato come quello appenninico è fondamentale che il cane che segue le greggi o le mandrie, svolga con sicurezza e determinazione il suo lavoro di custode ma non rappresenti un pericolo per turisti, escursioni ecc.

L’importanza della prevenzione

(dal sito del Progetto LifeWolfAlps EU https://www.lifewolfalps.eu)

I conflitti hanno sempre un’origine. Il conflitto fra lupi e umani ha una delle motivazioni più antiche, forti e persistenti nella predazione sul bestiame domestico. È uno degli ostacoli principali alla convivenza: molti pastori ritengono che la presenza del lupo comporti un insopportabile aggravio di costi, di lavoro e di stress e che vada attivamente contenuta in molte zone, in alcuni casi eliminata del tutto.

Nei territori dove il lupo è scomparso da decenni, gli allevatori hanno perso l’abitudine alla coesistenza con i grandi predatori e, con il loro ritorno, sono costretti ad adattarsi bruscamente impiegando strumenti di prevenzione degli attacchi e modificando la gestione dell’allevamento. Gli animali non possono più essere lasciati incustoditi e devono essere difesi con l’utilizzo di recinzioni elettrificate e di cani da protezione del bestiame. Questo significa spese maggiori da sostenere, più stress, più fatica e un aumento delle ore di lavoro spesso in condizioni già difficili.

Questi problemi sono seri e reali: vanno affrontati dialogando con i diretti interessati, gli imprenditori zootecnici. Una pastorizia non intensiva e di qualità è un valore ecologico ed economico di interesse prioritario per il territorio e per le aree protette: il mantenimento degli habitat legati ai prati a sfalcio e ai pascoli, la qualità dei prodotti di alpeggio, il valore paesaggistico, ecoturistico e anche culturale dell’attività pastorale sono elementi da tutelare senza se e ma.

Molto è già stato fatto e molto ancora rimane da fare nel campo della prevenzione degli attacchi ai domestici e nel supporto al lavoro degli allevatori.

Il progetto LIFE WolfAlps EU risponde potenziando gli scambi di esperienza fra allevatori sulle Alpi e l’Appennino ligure-piemontese (la comunicazione diretta fra colleghi è la più efficace) e, soprattutto, con le Squadre di Pronto Intervento (WPIU), che intervengono per offrire aiuto agli allevatori nella prevenzione degli attacchi, nel reperimento e la messa in opera di sistemi di prevenzione, nell’assistenza all’accesso alle misure di indennizzo e supporto alla prevenzione, nel corretto utilizzo dei cani da guardiania. 

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